Bollettino Ufficiale n. 59 del 1.12.2024
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16 Dicembre 2024COMUNICATO STAMPA
[COMMISSIONE EUROPEA] Oggi la Commissione europea ha adottato una modifica del regolamento sugli aiuti “de minimis” nel settore agricolo (regolamento agricolo “de minimis”). Il regolamento esenta gli aiuti di modesta entità dal controllo degli aiuti di Stato, in quanto si ritiene che questi aiuti non incidano sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico. Il regolamento riveduto entrerà in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e si applicherà fino al 31 dicembre 2032.
La modifica
A norma dell’attuale regolamento agricolo “de minimis”, gli Stati membri possono concedere al settore agricolo un sostegno fino a 20 000 € per beneficiario (25 000 €, se lo Stato membro dispone di un registro centrale degli aiuti “de minimis”) su un periodo di tre esercizi finanziari senza doverli dapprima notificare alla Commissione per approvazione. Oltre a questi massimali per beneficiario, ogni Stato membro dell’UE deve attenersi a un importo nazionale massimo per tale sostegno (cosiddetto “massimale nazionale”) al fine di evitare potenziali distorsioni della concorrenza.
La modifica oggi adottata comprende quanto segue:
- l’aumento del massimale “de minimis” per impresa su un periodo di tre anni, che passa da 25 000 € a 50 000 €, per tenere conto di diversi fattori, tra cui l’esperienza acquisita, gli sviluppi del mercato e l’inflazione eccezionale registrata negli ultimi anni in questo settore, ma anche quella che si prevede nel periodo fino alla scadenza del regolamento;
- l’adeguamento dei “massimali nazionali” che sono calcolati sulla base del valore della produzione agricola dello Stato membro. I massimali nazionali sono aggiornati, passando dall’1,5% al 2% della produzione agricola nazionale, e il periodo di riferimento è esteso dal 2012-2017 al 2012-2023, il che permette di tenere conto dell’incremento di valore registrato dalla produzione agricola soprattutto negli ultimi anni e di aumentare di conseguenza il massimale nazionale per tutti gli Stati membri;
- la soppressione del “limite settoriale”, che impediva agli Stati membri di concedere allo stesso settore di prodotti aiuti “de minimis” superiori al 50% del massimale nazionale;
- l’introduzione di un registro centrale obbligatorio degli aiuti “de minimis” a livello nazionale o europeo, che aumenterà la trasparenza e ridurrà gli oneri amministrativi a carico degli agricoltori, per lo più microimprese, che attualmente utilizzano un sistema di autodichiarazione. Inoltre, il compito di controllare la conformità alle norme non incomberà più su di loro (i registri centrali sono al momento volontari per gli Stati membri);
- la proroga della validità del regolamento agricolo “de minimis” riveduto fino al 31 dicembre 2032.
Con la modifica approvata oggi, gli Stati membri possono fornire sostegno agli agricoltori in modo più semplice, rapido, diretto ed efficiente, in quanto tale sostegno non deve essere notificato alla Commissione né da essa approvato.
Parallelamente alla modifica odierna, la Commissione ha adottato ulteriori misure volte a rafforzare la posizione degli agricoltori nell’UE: ha proposto modifiche mirate dell’attuale quadro giuridico stabilito nel regolamento recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (OCM) e un nuovo regolamento relativo all’applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali.
Contesto
L’articolo 108, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea impone agli Stati membri di comunicare alla Commissione europea tutti gli aiuti di Stato e di darvi esecuzione solo dopo avere ottenuto l’autorizzazione della Commissione. Il regolamento di abilitazione dell’UE in materia di aiuti di Stato consente alla Commissione di dichiarare che determinate categorie di aiuti di Stato sono compatibili con il mercato unico e sono dispensate dall’obbligo di notifica previsto dal trattato.
Il regolamento agricolo “de minimis” è stato modificato da ultimo nel 2019 e la sua scadenza era prevista al 31 dicembre 2027. Nel maggio 2024 la Commissione ha avviato una revisione del regolamento agricolo “de minimis”, alla luce della pressione inflazionistica degli ultimi anni e dell’attuale contesto in cui, tra l’altro, i prezzi elevati delle materie prime incidono sul settore agricolo. Come parte del processo di revisione sono state organizzate una consultazione pubblica, avviata nel giugno 2024, e riunioni con gli Stati membri nel luglio e nell’ottobre 2024. Nel corso della consultazione e delle riunioni, molti portatori di interessi hanno chiesto un aumento del massimale individuale e del massimale nazionale, per tenere conto dell’inflazione e degli sviluppi del mercato. Molti portatori di interessi hanno inoltre chiesto flessibilità per reagire alle crisi in rapida evoluzione che interessano il mercato e alle crisi provocate dalle catastrofi naturali sempre più frequenti per effetto dei cambiamenti climatici.